Hertz vende 20 mila auto elettriche e torna ai veicoli a benzina

lunedì 22 gennaio 2024

Hertz vende 20 mila auto elettriche e torna ai veicoli a benzina

Hertz prevede di vendere un terzo della sua flotta di auto elettriche e tornare a investire nelle vetture tradizionali.


Hertz prevede di vendere un terzo della sua flotta di auto elettriche e tornare a investire nelle vetture tradizionali in seguito alla domanda debole e agli alti costi di riparazione per le batterie. La vendita di 20 mila è iniziata lo scorso mese e continuerà nel corso del 2024. Il cambio di rotta di Hertz, che nel 2021 aveva annunciato di voler acquistare 100 mila Tesla, riflette il rallentamento della domanda di auto elettriche negli Stati Uniti. L’annuncio penalizza i titoli Hertz che, nelle contrattazioni che precedono l’apertura del mercato, perdono il 2,30%.

Bilancio domanda e offerta

«La società prevede di reinvestire una parte dei proventi della vendita di veicoli elettrici nell’acquisto di auto con motore a combustione interna per soddisfare la domanda dei clienti», si legge nella nota diffusa dalla società per dare la notizia. Hertz ha, inoltre, dichiarato che «si aspetta che questa azione bilanci meglio l’offertarispetto alla domanda attesa di veicoli elettrici», più debole rispetto alle aspettative. Dopo un calo registrato dal titolo del 32% nel corso dello scorso anno, le azioni di Hertz sono scese di oltre il 5% durante l’avvio delle contrattazioni a Wall Street.

Il mercato delle auto elettriche

Per la società, il ritorno alle auto a benzina segno un vero e proprio dietrofront in termini di strategia di mercato. Nel 2023 Tesla ha operato un taglio ai prezzi, che conseguentemente ha abbassato il valore residuo delle auto della flotta. Inoltre, il mercato ancora non è in grado di stabilire se i consumatori siano o meno intenzionati ad acquistare auto elettriche usate. Allora, con la sua decisone Hertz prevede di migliorare il flusso di cassa e gli utili di quest’anno e del prossimo. Entro tale periodo, quindi fine 2025, la società prevede un miglioramento dei risultati finanziari grazie all’aumento dei ricavi giornalieri e alla riduzione degli ammortamenti e delle spese operative.

dal Corriere